DSTyres

+39 377 300 0198

Iscriviti alla nostra Newsletter, per non perdere promo e novità.

Seguici su

Pneumatici Airless – I Pneumatici senza Aria

L’età della ruota sembra evolversi ancora una volta con gli pneumatici Airless che prenderanno il posto agli pneumatici a basso consumo di carburante.

Tesla ha provato di recente a Lussemburgo i nuovi pneumatici Airless. Questa volta ad essersi fatta avanti è stata la gamma Goodyear col suo prodotto innovativo.

Possiamo dire finalmente addio a forature e strappi alla gomma.

Test su Tesla Model 3

Il set di pneumatici Goodyear Airless è stato testato in diverse prove su Tesla Model 3 per le piste di Lussemburgo. I tecnici hanno effettuato prove di accelerazione a velocità sostenute, simulando i problemi che un automobilista potrebbe riscontrare su carreggiate aperte. Le gomme Airless si sono rivelate molto soddisfacenti per via della loro tenuta stradale.

 Cosa sono e come sono fatti gli pneumatici Airless?

I pneumatici airless  sono progettati su tre componenti, tra questi abbiamo la struttura esterna che comprende il battistrada, il quale si può differenziare a seconda della stagione o meglio al tipo di vettura nella quale verrà utilizzato.

Secondo i tecnici della casa giapponese la sezione del battistrada sarà l’unico componente ad essere cambiato in caso di consumo, per il momento si stima una sostituzione di almeno tre volte durante tutto l’arco di vita della ruota. Dopo di che bisognerà provvedere all’intera sostituzione.

La fascia centrale è composta da dei collegamenti interni costituita da delle lamelle conosciute come connecting web. Quest’ultime hanno la capacità di contrarsi ed estendersi a seconda del contatto col suolo. La loro funzione è quella di scaricare la pressione su tutta la ruota in modo equilibrato, senza impattare sulla struttura del pneumatico. È  proprio quest’infinità di lamelle che permette di sostenere tutto il peso del veicolo in caso di brusche frenate.

Per finire invece abbiamo il cerchione molto diverso dai cerchi di auto tradizionali che si trovano sul mercato odierno. 

La gomma è ancora in fase di progettazione dichiara il manager di programmazione Goodyear Michael Rachita, ribadendo il fatto che il pneumatico presenta ancora qualche rumore e vibrazione che non influisce sulle sue buone performance.

La mobilità con gli Pneumatici Airless

Le auto elettriche e la mobilità ecosostenibile stanno cambiando quelli che sono i problemi legati agli pneumatici. Le aziende di trasporto e i servizi navetta cercano dei prodotti a bassa manutenzione, a prova di foratura, riciclabili e dotati di sensori che mappano le condizioni stradali. Il car sharing e il ride hailing, sono in grosso aumento su tutte le città. Un’auto che monta pneumatici  con una gomma classica, è diventata controproducente per via degli enormi consumi e imprevisti legati alla quotidianità. Gli ultimi rapporti di casa Goodyear fanno sapere che i pneumatici airless sono quasi pronti al lancio sul mercato, su alcuni siti e-commerce americani possiamo trovare già qualche prodotto disponibile per 4×4.

Il Lancio degli Pneumatici Airless

La concorrenza su Goodyear, nonché Michelin è a lavoro con General Motors su pneumatici Airless ormai già dal 2019. A febbraio ci sono state dichiarazioni mediatiche secondo cui l’Unique Puncture-proof Tire System, la quale annuncia che Michelin potrebbe debuttare su una nuova auto elettrica Chevrolet Bolt pianificata da GM, forse già nel 2024. Questo ci fa campire di quanto veloce sia l’innovazione del prodotto visto che anche altre gradi case di produzione sono in corsa per il lancio.

I pneumatici airless, almeno inizialmente, avranno dei prezzi molto elevati. Ma la possibilità di una regolare ricostruzione in stampa 3D potrebbe essere un buon compromesso di svolta. Alcuni esperti ipotizzano che i consumatori non avranno nemmeno bisogno di acquistare le gomme a titolo definitivo. Ma le potranno ottenere gratis con la formula e pay-per-milenoleggio”. Dotate di sensori che monitorano l’utilizzo. Forse, grazie al cloud computing e agli algoritmi, i veicoli connessi potrebbero fornire informazioni su dove le autorità governative devono effettuare riparazioni stradali. Ma per il momento si parla di supposizioni, che a loro volta ci fanno capir quanto e la tecnologia, ancora una volta, contribuirà all’evoluzione degli pneumatici per auto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cinque + dodici =

Torna in alto