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Aumenti del 25% sul prezzo gomme – Salgono i costi della materie prime

Dopo energia, carburante e altri beni di prima necessità, a far paura agli italiani ci si mette persino il prezzo gomme.

Per avere un’analisi più accurata riguardo la crescita del prezzo degli pneumatici, dobbiamo fare un salto indietro nell’aprile 2020 quando il mondo si ferma per il Covid-19. D’allora il costo della gomma naturale sembra essersi raddoppiato. Ma come siamo arrivati oggi a sfiorare prezzi così vertiginosi? Molto semplice per via dell’eccessivo aumento del nerofumo “carbon-black”, un componente essenziale per la produzione delle gomme.

Ma non è tutto. Come ben sappiamo è in corso una guerra che vede coinvolte Ucraina e Russia, quest’ultima fornisce un terzo del nerofumo del mercato europeo. Inoltre le fabbriche di produzione di carbon-black che hanno sede in città europee sono alimentate da gas proveniente dalla Russia. Insomma, un’arma a doppio taglio che si ripercuote sui nostri mercati ma soprattutto sugli automobilisti che col aumento del carburante e di conseguenza dei trasporti, vedono i prezzi degli pneumatici salire alle stelle.

Che cos’è il nerofumo?

Il nerofumo conosciuto anche con il nome dicarbon-black o nero di carbone”, non è altro che un colore prodotto dalla combustione parziale di oli petroliferi pesanti come: catrame di carbon fossile, catrame ottenuto dal cracking dell’etilene o da grassi ed oli vegetali. È utilizzato sulle gomme per ridurre l’usura termica e aumentare la resa chilometrica, mantenendo buone prestazioni per tutto l’arco di vita dello pneumatico. Possiamo per certo affermare che, si tratta di una materia prima necessaria per la produzione di pneumatici.

La crescita del prezzo gomme dei principali brand

L’esponente crescita dei prezzi ha coinvolto persino le principali case di produzione di pneumatici come Michelin, Pirelli, Falken, Hankook, Bridgestone e Continental, sfiorando addirittura dei picchi del 28,56% in più rispetto ai listini del 2020/21. . Abbiamo voluto indicarvi dei dati rispettivi all’aumento dei costi nella tabella qui sotto:

BrandPercentuali
Michelin28,56%
Pirelli17,18%
Falken14,08%
Continental16,26%
Hankook19,03%
Bridgestone 8,77%

Bonus pneumatici 2022

All’inizio dell’anno si è parlato tanto del bonus pneumatici. Ma cos’è il bonus pneumatici? Che cosa avrebbe consentito di fare?

Il bonus pneumatici non è altro che un contributo fiscale di 200 euro che avrebbe consentito di acquistare un treno di gomme di classe A o B.  I fondi a disposizione erano 20 milioni di euro che avrebbero dovuto far parte dell’emendamento all’interno del decreto energia. Ma al momento non è ancora stato integrato e a quanto pare non ci sono nemmeno i presupposti considerato che l’emendamento è stato ritirato.

Le future modalità di pagamento

Per cercare di combattere il sovraprezzo degli pneumatici Pirelli si è schierata in prima fila. Nei primi giorni di aprile è stata lanciata un’applicazione chiamata Pirelli Care, che consente agli utenti di acquistare dei pacchetti permettendo loro il pagamento degli pneumatici in comodissime rate.

Ma non solo i grandi brand si schierano dalla parte del consumatore. La nostra azienda DSTyres nel suo piccolo ha integrato delle modalità di pagamento i tre comode rate a tasso 0%, con la speranza di riuscire a tutelare clienti online e offline, riducendo loro il carico di spesa iniziale.

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